Revenge in Heaven
highway to hell
capitolo 1- si ricomincia
Tutto tranquillo sull' autostrada 66, tutto quello che era successo è storia ormai ed io...sono viva, nell' unico posto in cui voglio essere il mio pianeta, la Terra. Una parte infinitesimale del Universo che per Michele e Lucifero non è che un misero mondo; assurdo non trovate, eppure è l' unica cosa per cui mi sveglio la mattina e l' ultima cosa a cui penso la sera anche se in realtà ultimamente la mia vita è stata stravolta da un altra persona, se così si puo definire.
Ed eccomi sulla mia Harley mentre guido senza una meta precisa ascoltanto" Highway to Hell" degli AC DC, strana musica per un angelo,ma d' altra parte io non sono come gli altri e quella canzone mi fà sempre venire un brivido di adrenalina su per la schiena, non mi è mai importato molto degli usi degli ultimi secoli avevo deciso di rimanere una spettatrice passiva della realtà. Finchè, beh una parola GABRIELE l' unico di cui mi possa fidare per quanto ne so mi ha resuscitata, ma lui sostiene di avermi salavato la vita ed io potrei crederci se solo non fosse lui.
Per quanto sia inaffidabile, testardo, arrogante, infantile... e molte altre cose io lo amo e anche se probabilmente ora che so chi sono, mezzo inferno e gran parte del paradiso mi cercano, non vivrò a lungo e voglio passare il tempo che mi resta con lui.
Martedì 25 Aprile Gabriele ed io abbiamo parcheggiato a Ditroite, non ci abbiamo messo molto ad arrivare con quel trucchetto di Gabri una sorta di teletrasporto , abbiamo incominciato a camminare,passando di fianco a dei graffiti bellamente dipinti sui muri ; esattamente non ricordo perchè fossimo lì forse dovevamo festeggiare, ma cosa? Mi sono persa qualcosa? così glielo chiesi- " Che facciamo qui?"- lui mi rispose un pò cofuso-" Come non ti ricordi, Sta iniziando..."- ed io continuai a non capire, nonstante la mia domanda dovesse avere una risposta ben precisa.
Io continuai a guardarlo storto e finalmente si degnò di darmi spiegazioni- "Michele mi aveva accennato a un piano B per il quale ti cancelleranno la memoria nel caso volessi vendicarti. Non vorrai farlo vero?"- io rimasi in silenzio per qualche secondo poi formulai una frase-" Diaciamo che io ho qualche piano in merito, i miei ricordi dovrebbero essere spariti da tempo"-si prese la testa tra le mani e probabilmente imprecò, ma fortunatamente non lo sentì è una cosa che veramente detesto di lui ; conosceva nostro padre come faccia a pronunciare il suo nome invano proprio non lo capisco, è anche uno dei comandamenti di Dio... devo aver passato troppo tempo con Mosè.
Finalmente parlò -" Cristo Santo! Grace, Michele ti ucciderà"-"Non essere così pessimista"- lo provocai-"Morirei lo stesso hai sentito il demone della settimana scorsa, mi stanno dando la caccia, tutto il paradiso e Lucifero.Preferisco morire combattendo che nascondendomi"- continuai-" Sei già morta combattendo ed io non ti chiedo di nasconderti, ma ti prego,ti prego non cercare vendetta"-disse Gabri.Il nostro discorso si concluse al quanto rapidamente dato che praticamente tutte le persone della strada stavano origliando la nostra conversazione,sembra che le parole PARADISO e LUCIFERO collerate siano piuttosto interessanti,rimandammo la conversazione a data da destinare.Ci fiondammo in un bar e ci scolammo un litro e mezzo io di tequila e lui di wiski,so che puo sembrare tanto ma per un angelo equivale a circa un bicchiere potete immaginare quanti litri dovremmo scolarci per sbronzarci...anche se io sono contraria all' alcol infatti sono sobria da almeno un anno, ho fatto solo un eccezione per quella serata speciale.
IL barista dopo aver svuotato le bottiglie nei nostri biccchieri rimase un pò sbigottito dalla velociatà in cui lo svuotavamo , ma soprrattutto alla nostra lucidita; Gabri mi sussurò all' orecchio che doveva andare in bagno che si trovava in fondo al locale, si allontanò fingendo di barcollare per essere più credibile.
-" Congratulazioni!"-si complimento il barista avvicinandomisi-" Come scusi?"- gli chiesi confusa-" Un diamante così grande si regala solo in un occasione"-diss prendendomi la mano dove avevo un anello che effettivamente mi aveva regalato Gabri -"Oh no, noi non stiamo per sposarci, no."-smentì subito-" Lei è una bella donna ,mi chiedo solo cosa aspetti a farle la proposta?"- disse l' uomo -" Me lo sono sempre chiesta, beh penso che rimarra per sempre un mistero"- gli risposi poco prima che tornasse Gabri dal bagno ed il barista si volatilizzo subito.
-" Eccomi Miss Perfezione, cosa mi sono perso"-disse ironico come sempre -" Avevamo deciso che nonmi avresti mai più chiamata così"- dissi furiosa-"No, tu avevi deciso, io ho semplicemente goduto quello che in cambio della Tua decisione mi avevi promesso, comunque è un sopprannome azzeccato" disse ridendo e portandosi alla bocca un altro bicchiere -" Spero che te lo sia goduto fino in fondo perchè il nostro patto è appena stato annullato, oh ma dimenticavo il patto con un demone non si puo annullare è questa la fregatura"- dissi prendendo la mia borsa e uscendo dal locale mentre Gabri mi urlava- " Davvero il migliore insulto che ti viene in mente e darmi del demone"- corsi subito fuori lasciandolo lì col suo bicchiere e la sua bottiglia.
Non ci mise molto a decidere di inseguirmi ed nche se sapevo che mi stava seguendo non avevo alcuna intenzione di fermarmi -" Grace ti prego perdonami"- mi disse apparendomi davanti -" Perdonarti... Va bene ti ho perdonato"- dissi facendo comparire una luce di speranza nel suo sguardo -" Ho perdonato le tue bugie, le tue false promessee ti ho perdonato quando sei sparito mentre avevo più bisogno di te"- inizia a singhiozziare mentre una lacrima mi sfiorava la guancia -Ti prego dammi un altra possibilità"- mi prego inginocchiandosi Gabri -"Ti ho dato tante possibilità e il mio cuore, ma hai gettato via entrambi"- dissi voltandogli le spalle e camminando in una nuova direzione. Lo lasciai lì e spari, non mi feci rivedere per diverse ore, avevo bisogno di tempo per pensare. Capì che per quanto fosse stato un idiota sentivo la sua mancanza, mi mancava le sue battute fuori luogo la sua sfrontataggine e il modo in cui mi mandava in escandescenza, ma sopprattutto avevo il rimorso di non averlo ascoltato.
Tornai in quella strada ma di lui non c' era traccia, allora entrai nel bar ma di lui nemmeno l'ombra e quando chiesi al barista appresi che si trovava in ospedale con una ferita da corpo contundente nello stomaco; sparì subito senza curarmi degli occhi stupidi del barista che mi aveva osservato durante tutta la manovra. Mi trovai subito Charing Cross Hospital, davanti a un' infermiera leggermente sbalordita, approfittai della sua confusione mentale per sapere dove fosse il mio Gabriele; mi diressi al terzo piano nella camera 221 dove su un lettino c'era il suo tramite.
Chiusi le tende per non essere vista ed esaminai la ferita, si trattava di una ferita che gli aveva trafitto il pancreas causata da una spada angelica, per quanto possa sembrare tragico è stato molto fortunato se la spada gli avesse raggiunto il cuore sarebbe morto, certo il suo tramite è messo male ma niente che un dottore terrestre non possa risolvere. RImasi li a guardare il suo corpo giorno e notte in attesa che si svegliasse, non mangiavo ne bevevo il mio corpo non ne aveva bisogno.
Domenica 30 Giugno un uomo entrò nella stanza dicendo-" CIao Piccola , Papà ti manda i suoi saluti, ha saputo del tuo fidanzzatino ed è molto dispiaciuto"- -" Puoi dire a Lucifero che la sua compassione è futile"- dissi sprezzante alla sola pronuncia di quel nome. -" Immaginva che non fossi contenta della visita , ma voleva chiarire quella piccola questione di tua figlia, Rose."- inizio il demone ma io lo interruppì subito -" Cosa c' è da chiarire è stato lui a mandare i tuoi fratelli e morte a prenderla"- rise e poi continuo -" SI certo hai ragione , ma ricorda che non sono le uniche persone della tua vita che hai visto morire e di chi è stata la colpa?"- ma io ancora non capivo-" Davvero non sai chi sia lo conosci da due anni"- continuo-" Gabriele? Lui non mi farebbe mai del male"-dissi quasi ringhiando-" Ne sei proprio sicura"- mi disee poco prim di sparire, lasciandomi con i miei pensieri.
Ripensai alla nostra ultima conversazione ormai risalente a qualche mese fa, la voce doveva essersi sparsa ovunque dato che persino un demone di basso livello ne conosceva gli argomenti , ma sicuramente Lucifero stava solo cercando di dividerci e dato che non poteva più avermi voleva farmi soffrire.
Un paio di giorni dopo quando tornai nella stanza , lo trovai semplicemente lì che si stava vestendo come se niente fosse -"Non mi aspettavo di vederti"- mi disse -" Ti hanno accoltellato non evrei mai potuo perdermi un evento simile"- dissi ridendo e piangendo, Gabriele si alzo dal letto e mi asciugò le lacrime -" Dolcezza, posso chiamarti così? So che non ci sono stato quando avevi bisogno di me e mi dispiace, ma adesso sono qui"-mi disse-" Tranquillo ti ho gia perdonato da un mese"- dissi e mi lancia tra le sue braccia-" Oh bene...Ehi aspetta come un mese sarò qui da almeno qualche ora"-disse un pò s paesato e corse al lettino per prendere iltelecomando della TV che accese premendo il pulsante.
-" é iniziato"- sussurò Gabri -"cosa? Cosa è iniziato?"- chiesi guardando il telegiornale che riportava le ultime notizie sulla guerra civile in Ucraina-" Quando io angeli o almeno i loro tramite vanno in coma sono in diretta comunicazione con i paradiso ed io sono riuscito a sentire alcuni dei suoi proprositi per l'anno nuovo"- disse ridacchiando-" Come fai a ridere di fronte a una guerra civile "-lo rimproverai-" Non è la guerra in se a farmi ridere, ma il suo scopo.Tu ovviamente sai che Morte lavora per Lucifero, beh Michele crede di aver trovato il modo di renderlo suo schiavo"- mi rispose ricapitolando prevemente tre mesi di coma -" è assurdo non si puo schiavizzare Morte, lui fa solo i suoi interessi per questo lavora bene con Lucifero. Morte gli procura le anime e decide dove finiscono."-dissi -" Già piano geniale"- scoppiammo entrambi a ridere era semplicemente ridicolo persino per Michele.
Gabriele insistì per uscire dall'ospedale, come contraddire una persona che si è appena svegliata dal coma ed io ero così velice di poter nuovamente godere della sua compagnia che ovunque volesse andare io lo avrei seguito; raccogliemmo i suoi effetti personali tra cui una sospetta scatolina di velluto che mi strappò dalle mani prima che l' aprissi.
-" Che cos'è? Mi nascondi qualcosa?"- gli chiesi sospettosa -"io ci provo"- disse per chiudere l'argomento con una semplice risata.
-" dov'è l' Harley? Non l' avrai lasciata da qualche parte?"- mi chiese preoccupato nel non vedere la moto nel parcheggio, tiene tantissimo a quella moto anche se non ne conosco il motivo -" Tranquillo la vado a prendere"- dissi dileguandomi per poi riapparire dopo qualche secondo a cavallo della mia moto -" Guido io" dissi prendendo le chiavi e inserendole nel cruscotto-" Ok ma solo questa volta"- disse premendo la mano sulla fasciatura-" Dove andiamo?"-chiesi schiacciando-" Che ne pensi dell'Italia?"- disse sorridendo la moto parti e nel giro di qualche minuto ci trovammo a Milano credo fosse Porta Venezia, il viaggio per quanto breve fosse stato breve ci aveva spossato e non è strano perchè considerando fuso orario e la velocità se fossimo umani saremo svenuti o morti per fortuna non lo siamo.
-"Allora dovè che andiamo?"- chiesi a Gabri-"Un mio amico mi deve un favore ho bisogno di riscuoterlo"-mi rispose misterioso e dolorante -" Che tipo di amico? Voglio dire devo preoccuparmi?"- gli chiesi per sapere se dovessi prendere delle precauzioni -" L' ultima volta che l' ho visto ho impedito che vendesse la sua anima a un demone in cambio di quella di sua moglie certo potrei aver causato la prematura scomparsa di sua moglie. Comunque hai la tua 357 Magnum, vero?"-
mi chiese -" Si comunque sai che sono contraria e che non intendo uccidere un uomo"- cercai di chiarire la mia opinione-"Wow è bello sapere che se cercassero di uccidermi tu mi guardi le spalle"- disse ridacchiando ma io lo ammonì subito col mio sguardo -" Allora la via?"- gli chiesi -" Non la conosci ti guido io"- disse anche se mi sembrò un pò assurdo che pensasse che non conoscessi una via di Milano è come una seconda casa per me, ma non obbiettai.
Arrivammo davanti a una strada disastrata nel giro di mezz'ora , saremo potuti arrivare prima col teletrasporto pero avremmo comprato una moto per niente, le finestre erano sbarrate da delle travi di legno per quanto riguarda il colore forse nella metà del secolo scorso era giallo canarino, ma adesso è diventato grigio. Appena siamo entrati un odore pungente che avevo gia sentito prima nel salotto cerano dei ragazzi straiati per terra , corsi subito da loro per cercare di aiutarli di fare qualcosa mentre Gabri si guardava in giro come cercasse qualcosa -"Gabri sono drogati"- dissi, ma lui non mi rispose, ripercorsi i suoi passi e lo trovai in cucina che rovistava nella dispensa -"Lo sapevi"- dissi a Gabri che subito si girò come se lo avessi colto in fragrante -" No non vengo in Italia da anni è possibile che si sia trasferito"-mentì ero certa che mentiva so riconoscere una bugia, dopo tutto sono un angelo.Lo guardai storta e lui capì subito che avevo riconosciuto la sua manzogna -" Va bene...Va bene ero a conoscenza dei recenti usi di questa abitazione. Ciao Mark hai qualcosa per me "- disse facendo un cenno a un uomo appena entrato nella stanza.Era un uomo di mezza età, i cui rotoli di grasso erano raccolti da una cannottiera unta mentre le sue braccia erano pelose il suo capo era completamente spoglio -" Potrei avere qualcosa.Quanto hai?"- gli chiese restìo, io lo guardai con un sguardo disgustato ,ma venni subito ammonita da Gabri -"Che cosa le ha commissionato?"- gli chiesi senza curarmi dei divieti impliciti dell' angelo -"Oh vedo che ti sei sistemato e dimmi chi è il pasticcino?"- gli chiese sfiorandomi la guancia con la sua enorme mano -"Lasciala fuori, sporco demone"- lo avvertì -"Certo, infondo un cliente è sempre un cliente di qualsiasi razza sia. Comunque per la ferita posso darti della morfina o se sei in vena di follie con l' angioletto qui, la casa ti offre dell'estasi. Ma dimmi dove sono i miei soldi?"- gli chiese il demone sfregandosi le dita -" Oh adesso ci droghiamo, gia amo all' alcol ; ma la droga resta la mia preferita"-dissi ironica , ma venni freddamente ignorata da entrambi -" Non ho contanti, ma qui fuori c'è un Harley Road King Classic se puo intersessarti"-disse lasciandomi sorpresa, ma finalmente capivo il suo particolare affetto per quella moto -"Un angelo con ... Oh, ma certo tu sei la famosa Grace, mio padre mi ha parlato molto di te; pagherebbe una bella somma per te"- disse annusandomi il viso mentre io mi mantenevo sulla difensiva -" Non sono in vendita , mi spiace"- gli dissi fissandolo dritto negli occhi. Ci avviammo fuori per mostrarli la moto; avrei tanto voluto contraddire le sue intenzioni , ma volevo vedere fin dove la sua anima in astinenza avrebbe resistito; da come il demone guordarla l'Harley era ovvio ne era entusiasmato -"Dicerto mi sembre uno scambio equo"-continuò-"Ma ricaverei qualcosa in più se prendessi con me la tua bella"- disse tirando fuori una pistola -" Sai non sei il primo demone a minacciarmi con una pistola , ma certo sei uno dei meno attraenti"- dissi avvicinandomi a Gabri per passarli la mia pistola, io non avevo alcuna intenzione di uccidere qualcuno neanche un demone potrebbe portarmi in tentazione ,solamente a tenere in mano una arma ho un fremito. -" Abbiamo da ridire"- disse Gabri afferrando la 375 Magnum dalla mia mano -"Lo immaginavo infatti ho portato un paio di amici, sapete mentre aspettavo il vostro arrivo mi sentivo molto solo"- disse mentre due omoni ci stritolavano tra le braccia . Un uomo una ventina di centimetri più alto di me mi teneva il braccio premuto sulla gola e l'altro intorno alla vita , a mala pena riuscivo a vedere la situazione del mio compagnio, ma doveva essere la medesima. -" Chiama Lucifero digli che abbiamo una sorpresa per lui"- disse Mark a un altro demone ,-" Sono sicuro che sarà molto felice di vederti, dicono che abbia dei grandi piani per te"-disse avvicinandomisi ed accarezzandomi il viso.Entrambi sparirono lasciandoci legati su delle sedie schiena contro schiena, cercai con le mani le dita di Gabri, ma non c'era "Fantastico" pensai infondo sono solo rinchiusa in un covo di demoni che hanno appena invitato il diavolo. Avrei voluto fare lo stesso trucchetto del mio amico,ma il mio corpo umano quando mi schiantai sulla Terra assorbì la vostra "essenza" e cio mi dava capacità angeliche limitate (il che può essere molto flustrante); mi dimenai cercando di sciogliere i nodi, sfortunatamente avevano incisi dei simboli enochiani e neanche tutta la forza angelica che mi era rimasta poteva aiutarmi.La porta, alle mie spalle, si spalanco come da una folata di vento e le luci si spensero per poi riaccendersi subito dopo -" Ciao piccola, papà è tornato"- disse Lucifero con il suo solito tocco di teatralità -"Non ti sono mancato?"- disse girovagando per tutta la stanza per poi fermarsi a due centimetri dal mio volto -"Neanche un pò"- dissi sputandogli -" Oh la tua bocca dice una cosa ma i tuoi occhi ne dicono un altra"-disse ripulendosi -" Hai ragione, tutte le mattine mi sveglio e sai a cosa penso?"- gli chiesi guardandolo dritto negli occhi-" Penso a questo giorno, il giorno in cui ti ucciderò"- continuai. Lucifero scoppio in ina fragorosa risata che mi lasciò un pò perplessa -" Uh la piccola è arrabbiata, questa si che è la mia Grace. Sai non potevo credere che tu e mio fratello..."-mi disse sghignazzando -" Sai come sono i miei gusti più una cosa è impossibile più mi interessa"- dissi facendo un ghigno -" Non puoi paragonarmi a Gabriele, Sai come lo chiamano ai piani alti? Il Don Giovanni del Paradiso"- disse mostrandomi in un ringhio tutte i suoi denti -" Mi fido di lui tornerà"- mi dissi e continuai a ripetermi - " Io non tornerei e neanche lui lo farà"- disse provocandomi. Alle mie spalle una voce maschile disse -" Sai, fratello, su una cosa hai ragione tra noi due non c'è paragone"- capì subito che era Gabriele -"Gabri"- sussurai -" Ciao dolcezza sono in ritardo?"-chiese scherzoso Gabri mentre Lucifero girava la sedia -" Per la verità speravo che non venissi"- disse Lucifero e per un attimo mi sembro che dicesse la verità, ma non riuscivo a vedere niente i miei occhi erano pieni di lacrime che iniziarono a gocciolare .Non so perchè piangevo;se Lucifero non mi stesse puntando la sua spada d' Archangelo alla gola, potrei dire che erano lacrime di gioglia, ma forse anchio speravo che Gabri non tornasse...non per me.
I miei occhi si prosciugarono e finalmente potei vedere il tramite di Lucifero di cui non mi ero curata in precendenza , era un ragazzo alto circa un metro e ottanta con i capelli biondo cenere e gli occhi azzurri come l' oceano, quando si girò a guardarmi vidi di nuovo il suo volto e i suoi lineamenti simmetrici quasi quanto la sua forma naturale , dalle partì di Gabri ci fu un movimento, durò solo un battito di ciglia, giusto il tempo per estrarre la sua spada -"Liberala"- gli ordinò Gabri -" Fratello, ti prego non farmelo fare"- disse Lucifero spostando la sua lama dal mio collo per puntarla verso l' angelo -"nessuno ti obbliga a fare niente"- disse Gabri avvicinandosi lentamente -" Prima che ti uccida dimmi perchè lei"- gli ordino mentre si iniziarono a girare intorno -" Potrei farti la stessa domanda"-disse Gabri -"Nostro padre la destinata a chi tra me e Michi sopravvivrà.Questa non è la tua guerra"- disse Lucifero a Gabri -"Papà se ne è andato Lucifero, accettalo, ci ha lasciati,abbandonati qui"- controbattè -" Perchè l' avvrebbe fatto?"- chiese il diavolo -" Puoi raccontare quello che vuoi ai tuoi figli ma noi due sappiamo com' è andata"- disse Gabri quando lo interruppi-" Scusa tesoro non vorrei metterti fretta, ma sono ancora legata. Se non ci hai fatto caso"- -" Ci sto lavorando dolcezza dammi ancora qualche minuto"- mi disse quando Lucifero alzò il braccio , schioccò le dita e i nodi si sciolsero -"Per adesso puoi andare, c'è una piccola questione di famiglia che devo risolvere"- mi disse Lucifero senza staccare lo sguardo da Gabri, mi alzai subito e mi avvicinai subito alla porta -"Andiamo"- dissi a Gabri-" Temo, dolcezza di essere io la questione irrisolta"- mi disse continuando a guardare il fratello , mi avvicinai a lui piangendo, lo abbracciai e lui mi baciò la fronte -" Ti prego andiamocene"-gli sussurai -" Non posso...Ti amo dolcezza"- disse baciandomi sotto lo sguardo di Lucifero -" Anchio"- gli sussurai. Barcollai fino alla uscita , le loro voci erano diventate solo un brusio insensato, il pavimento era tappezzato di demoni sgozzati probabilmente opera di Gabri, uscì e aspettai in sella alla mia Harley.
Una luce bianca riempì la stanza appannando le finestre, un angelo era morto; corsi subito in casa, per quanto speravo si trattasse di Lucifero sapevo che avrei trovato il cadavere di Gabri. Appena entrai nella stanza caddi in ginocchio vedendo disteso per terra il suo corpo, ma non versai una lacrima ero come bloccata, mi avvicinai e mi sdragliai accanto a lui -"Perchè non mi hai ascoltato.Perchè !"- dissi prendendo la sua mano e baciandola, ad un certo punto sentì qualcosa tra le sue mani un foglio che diceva :
14 GIUGNO 2013
CIAO DOLCEZZA, PROBABILMENTE SE STAI LEGGENDO QUESTE RIGHE SONO MORTO, MA CHE CI VUOI FARE è LA VITA . ALMENO SONO MORTO PER QUALCOSA CHE CONTA DAVVERO, NON SO ESATTAMENTE COSA SIA SUCCESSO,HO SCRITTO QUESTA LETTERA PER DARTI ALCUNE INDICAZIONI :
1 NON TI FIDARE DI NESSUNO( ANGELO O DEMONE)
2 NON ATTIRARE L' ATTENZIONE, TI CONVIENE LASCIARE CHE SI CALMINO LE ACQUE
3 NON CONTINUARE LA TUA VENDETTA ALMENO FIN QUANDO NON CONOSCERAI PERFETTAMENTE IL TUO NEMICO
4 DA QUALCHE PARTE SEPPELITI IN TE CI SONO DEI POTERI D' ARCANGELO, LIBERALI
DOVREBBE ESSERE PRATICAMENTE TUTTO O DOVREBBE ESSERE SICURA L' AUTOSTRADA 66.
BUONA FORTUNA DOLCEZZA
DAL TUO ANGIOLETTO PREFERITO
Era da un anno che sapeva che sarebbe morto e tutto cio che mi lascia è una lettera abbastanza vaga, era proprio tipico di Gabri. Lancia un sospiro, mi rialzai e con quel poco di energia che mi era rimasta trasportai il corpo del mio angioletto preferito nell' unico posto dove potrebbe essere cioè nella sua tomba, infatti il contenitore di Gabri era morto nell' attacco Kamikaze alle torri gemelle.Fui io a ordinarli di occupare un tramite vuoto invece di soffocare un anima.
Tornai a Milano per prendere la mia moto,mangiarmi un bel piatto di pasta e sparire sotto gli occhi di tutti mentre pochi secondi dopo mi ritrovai sull'autostrada prestabilita. Guidai per giorni sena sosta e senza meta mentre la sete di vendetta mi ribolliva nelle vene, ma una promessa è pur sempre un promessa, iniziai ad annogliarmi e decisi di trasportarmi in un caffe di Parigi, non ebbi alcuna difficolta a comprendere la lingua dato che il mio cervello la adattava alla mia.
Ordinai un caffè macchiato, mi sedetti a un tavolo vicino alla finestra e inizia ad osservare lo stress dei passanti illudendomi che non fosse pari al mio -"Cosa ci fa una signorina bella come lei seduta qui tutta sola?"- domandò ovviamente retoricamente -"Sparisci inetto"-risposi -"Chissa perchè faccio sempre questo effetto alle donne"- disse sedendosi -" Forse non sono stata abbastanza chiara"- dissi alzandomi furiosa ,ma avendo attirato gli sguardi di tutti mi risedetti subito -"Sai non ho mai conosciuto nessuna come te"- disse cercando il mio sguardo perso nella sala -"Non hai idea di quanto tu abbia ragione"-risposi -"penso di saperlo invece"-mi disse mentre io girai di scatto il mio sguardo.Davanti a me avevo un giovane uomo bruno con gli occhi nocciola eil naso a punta, guardai i suoi occhi più attentamente per cercare di capire se era un angelo o un demone, ma era umano.-" Nunc te paulo angelus?"- mi chiese in latino, rimasi stranamente colpita, avevo già visto dei cacciatori prima d'ora , ma non così giovani e sicuramente non con quella ridicola cresta -"Non voglio farti del male piccolo cacciatore"- gli dissi alzandomi e andandomene -" ne sono certo, ma il mio capo a preteso di vederti , dice che è importante"- controbattè -"Non mi interessa"- continuai a camminare -" A parlato di uno dei tuoi fratelli, Michele"- insistè ed io mi fermai di scatto -" vieni usciamo, no è sicuro parlarne qui dentro"-dissi trascinandolo fuori e lo trattenni contro il muro di un vicolo -" cosa sai tu di Michele?"- gli chiesi -" Io niente non immaginavo che esistessero gli angeli fino ad oggi"- disse guardandomi euforico -" Va bene , salì"- gli dissi facendo comparire la mia moto -"Niente male"- disse l'umano -"Dovè il tuo amico? Anzi no devo esercitarmi pensa intensamente al posto dove si trova"- gli chiesi ed in pochi secondi ci ritrovammo in mezzo a un bosco davanti ad un enorme casa -"Niente male per un cacciatore"- dissi annusando l'aria -"Oh il mio amico non è un cacciatore è un..."- lo interruppì-" Un demone, sento la sua puzza e a quanto pare beve del coniac invecchiato"- mi guardo un po perplesso dalle mie informazioni -" Se avessi letto Sherlock Holmes sapresti come ci sono arrivata"-gli dissi alzando le spalle.
Cerano milioni di stanze, ma fortunatamente il ragazzo ricordava la strada in quel labirinto ed in circ un uarto d'ora arrivammo in un immenso salotto dal cui soffitto pendeva un lampadario di cristallo altrettanto grande, il resto della stanza aveva un aria abbastanza recente; in mezzo alla stanza cerano due divani bianchi e un tavolino pieno di bicchieri di coniac ,quello era tutto cio che riuscivo a intravedere sotto tutta qualla valanga di disordine. Una giovane ragazza entro nella stanza vestita da cameriera ed in pochi secondi ripulì tutto -"Che mutaforma incantevole , non trovi?"- disse un uomo di mezz'età con un completo nero ed una cravatta blu che faceva risaltare il colore dei suoi occhi mentre i capelli nero pece gli rabbuiavano il volto -" Mi spiace, ma i mostri non fanno per me"-gli risposi-"beh mi sembra ovvio.Ho saputo del suo amico.Congratulazioni!"-mi disse -"Per cosa?"- gli chiesi contrariata dal suo entusiasmo -"Ah giusto, non lo sai, beh non voglio essere io a rovinare la sorpresa. Magari un giorno la saprai"- mi disse vago -" Gabri è vivo?"- gli chiesi -"Non essere ridicola è morto e stramorto è più morto..."-lo interruppi -" Grazie hai reso l'idea"- -" Bene allora passiamo a noi, ti ho osservata molto attentamente e sono a conoscienza dei tuoi piani, e tra parentesi la trovo un idea molto sexy"- disse rigirandosi il bicchiere tra le mani -"Tagliamo corto dimmi perchè vorresti aiutarmi"- gli ordinai -" Ah sei una che va dritta al sodo, mi piace.Beh diciamo che io e Lucifero abbiamo un conto in sospeso, ma soprattutto non ho mai visto un angelo incazzato"- disse guardandomi come se mi stesse radiografando -"Io non lavoro coi demoni"- dissi guardandolo dritto negli occhi -"Da oggi sembra che lo farai"- disse rispondendo al mio sguardo -" Partiamo domani preparati"- dissi -" Oh suvvia, io ho ucciso molti demoni, angeli e ogni tanto ho rubato qualche anima, Pensi che sia così pazzo ,anche se trovo molto attraente la tua sete di vendetta, da scendere in guerra con una principiante?"- disse ovviamente retoricamente, ma io risposi lo stesso -" No, ma penso che tu sia talmente pazzo da andare in contro a morte certa "- -" Sei sempre così positiva?"- mi chiese quando nella stanza entro un uomo, annusai l' aria per capire che cosa fosse, sembrava umano. Guardai il demone per chiederli cosa ci facesse lì un uomo, ma lui rispose automaticamente -" Quensto è Max, un cacciatore, sarà lui ad allenarti, invece per quanto riguarda i tuoi poteri conosco molta gente"- lo guardai incredula e lui mi rispose con delle spalluccie -" Tu chi sei?"- gli chiesi e lui inizio a sogghignare -"Mi chiamo Deamon"- mi rispose -"Deamon"- ripetei dopo di lui -" Si è il mio ome non sciuparlo ed se incontri dei demoni non fare il mio nome a meno che tu non voglia morire"- mi disse e pochi minuti dopo ero in una baracca di legno in mezzo a un bosco insieme a Max -" Lo so che non è molto accogliente , ma senpre meglio di niente"- mi disse sistemandosi su un divano impolevarato in soggiorno -" é casa tua?"- gli chiesi e lui mi rispose con poco più di un cenno -" Di sopra ti ho preparato una stanza"- mi disse, alì le scale che stavano davanti all'ingresso ed arrivai a un pianerottolo con cinque porte.
Aprì la prima porta, ma trovai solo il bagno con un lavandino doppio, una vasca e un vater ; sarebbe stata una buona idea farmi una doccia dato che i miei vestiti erano pieni di terra e sangue , ma l'unica cosa che mi interessava era sdragliarmi sul mio letto.La seconda porta era quella giusta infatti dentro trovai un letto di legno che pendeva leggermente destra e una sorta di scrivania con una sedia traballante -" Magnifico"-dissi guardandomi attorno e sdraiandomi sul letto.
Quando sentì dei passi provenienti dalle scale,guardai con la coda dell'occhio e vidi Max con due asciugamani-"Questi sono per te nel caso volessi fare una doccia"- mi invitò iplicitamente a lavarmi-"Stavo giusto per andare"- dissi togliendogli gli asciugamani dalle mani e mi chiusi in bagno.
Feci abbastanza veloce dato che il riscaldamento non era acceso e l'acqua era congelata,uscì dalla vasca,trovai sul lavandino ad aspettarmi una maglietta e un paio di pantaloni con attacato un biglietto che diceva:
INDOSSALI,SARò Lì TRA UNA DECINA DI MINUTI
Ne rimasi un pò sorpresa, immaginavo chi fosse il mittente,continuai normalmente come avrei fatto anche senza il messaggio; poi scesi le scale per chiedere informazioni a Max che poltriva -"Max!Max!"-lo scossi un pò.I suoi occhi finalmente si aprirono -" Cos'è questo?"- gli dissi dandogli il biglietto -"Chi l'ha lasciato?"- gli domandai non ricevndo alcuna risposta alla domanda precedente -"Sono stato io"-disse una voce alle mie spalle, mi girai e non rimasi sorpresa nel vedere Daemon col suo solito vestito nero.-"Spero non ti dispiaccia mi sono preso l libertà di comprarti dei nuovi vestiti"- disse guardando i miei nuovi abiti -"Come sai la mia taglia?"- gli chiesi -"Ti ho tenuto d'occhio molto attentamente da quando sei di nuovo nei giochi"-mi rispose versandosi un bicchiere di coniac -"Perchè?Perchè mi tenevi d'occhio?"- gli chiesi accendendo il camino -"Non è importante adesso,avete già visto il notiziario?"-mi chiese ignorando la mia domanda -"No,perchè?"- gli chiesi avvicidandomi a lui -"Sta notte una scarica di fulmini ha investito il ponte di Bruklin,New York.Ha causato una decina di morti, niente d'importante se..."- lo interruppi sdegnata-"Niente di importante, dici"- ma lui continuò -"Non sono rilevanti per i miei affari.Comunque sembra che Michele sia sceso dal paradiso,dev'esserci qualcosa d'importante sotto."- mi disse, ma io ero troppo cioccata dalla sua affermazione precedente -"Non sono rilevanti"-ripetei-"Ah non hai ascoltato niente di quello che ti ho detto"- sbuffò
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